venerdì 31 maggio 2013

Tecnologia, disabilità e scrittura :

Scrivere con lo sguardo , da oggi si può.
L'eye writer consente ai disabili di scrivere utilizzando unicamente la pupilla dell'occhio.




mercoledì 29 maggio 2013

Lasciati avvolgere . . .



Emozioni celate: dietro una parola, una frase, un testo

La scrittura, così come lettura, di una parola, di una frase, di un testo, è un' azione indissolubilmente accompagnata da un susseguirsi di emozioni che gorgogliano dentro di noi e inondano la nostra mente, inabissando qualsiasi altro pensiero.

Se prima era possibile pensare che ciò dipendesse unicamente dalla sensibilità del soggetto che compie tale azione, recenti studi hanno dimostrato che questa "conseguenza" è un processo universale, valido per ogni essere umano.

Certamente non è detto che tutte le persone che leggano o scrivano una stessa parola provino le stesse sensazioni e le stesse emozioni in quanto ognuno di noi è unico e come tale reagisce in modo diverso; tuttavia di certo resta il fatto che tutti proveranno qualcosa.

Una recente teoria pubblicata dall'APA (American Psychological Association) afferma questo:
"Discusses the superiority of the cognitive approach to the causation of emotions over the behavioral and physiological approaches. The cognitive approach assumes that it is interpretations of events rather than events per se that determine which emotion will be felt. The author (unpublished paper) proposed 5 cognitive dimensions that determine whether an emotion will occur and which discrete emotion that will be. Particular combinations of these cognitions give rise to 13 basic emotions, spanning the affective spectrum. The cognitive dimensions and associated emotions are (1) motivational state: appetitive/aversive; (2) situational state: present/absent; (3) probability: certain/uncertain; (4) legitimacy: deserved/undeserved; and (5) agency: circumstances/other/self. In a test of the model, 120 undergraduates read stories and rated the intensity of the emotions felt by the protagonists. Data revealed significant support for the theoretical model as a whole. A revised model is discussed in terms of what an emotion is, what arouses an emotion, and what differentiates emotions. "
Nonostante queste sbalorditive scoperte c'è chi è riuscito quasi a studiare completamente gli effetti della cosiddetta "finzione narrativa" sulle nostre emozioni. Parlo di Raymond Mar, Justin Mullin, Keith Oatley and Maja Djikic che riescono a fornire un quadro esaustivo di ciò che ci accade ogni qual volta incominciamo a leggere qualcosa nel loro : "Emotion and narrative fiction: Interactive influences "

Come sappiamo la ricerca umana non ha limiti, e il desiderio di riuscire a spiegare il più possibile attraverso delle semplici formule ha sempre attratto gli uomini di scienza e i dotti di ogni tempo. Tuttavia possiamo affermare che Chip Conley si sia spinto forse un po' troppo oltre, in quanto nel suo "Emotional Equations " afferma di essere riuscito a sintetizzare le formule matematiche che descriverebbero ogni minima emozione da noi provata.

domenica 26 maggio 2013

Un nuovo modo di rapportarsi alla lettura: l'eBook

Nell'era tecnologica in cui viviamo praticamente ogni nostra azione può essere effettuata con l'ausilio di nuovi strumenti e nuove macchine. Sarebbe sembrato strano, quindi, che la pratica della lettura fosse rimasta esclusa da questo processo evolutivo. 

L'ultimo prodotto riguardante questo campo è l'eBook, di cui certamente molti avranno sentito parlare. Esso è un libro digitale, a cui si può avere accesso tramite un qualsiasi dispositivo elettronico ( tablet, smartphone, eReader). 

Tuttavia esso non va confuso come un semplice testo elettronico: l'eBook non si limita a presentare la sostanza del documento cartaceo ma cerca anche di replicarne la forma , in modo da avere una lettura ilpiùpossibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un libro.






Certamente questi nuovi strumenti tecnologici hanno migliorato e facilitato l'accesso alla lettura: basti pensare al fatto che non c'è più bisogno di dover recarsi in libreria per comprare un libro in quanto sono disponibili nel Web, o al fatto che non è necessario dover avere scaffali vuoti in cui andare a sistemare i libri.

Ma è davvero necessario? Il piacere della lettura rimane lo stesso?
Sono alquanto scettico su questo. Non è la semplice azione del leggere a dare piacere a noi esseri umani, poichè essa comporta una moltitudine di sensazioni dovute al tatto, all'olfatto, al suono, che conferiscono a questa pratica un carattere quasi magico.



sabato 18 maggio 2013

Quando Olivetti inventò il pc:



Dattilografia
" A convincermi a prendere la decisione fu la scrivania che dominava il centro dello studio. Su di essa, come una grande scultura di metallo e di luce, giaceva un'impressionante macchina per scrivere Underwood che per me valeva da sola il costo dell'affitto. Mi sedetti sulla poltrona da generale davanti alla scrivania e accarezzai la tastiera sorridendo. " - Il gioco dell'angelo, C.R.Zafòn
La storia delle macchine dattilografiche.
Operazione Underwood : la Olivetti alla conquista dell'America. 
La Olivetti: colosso dell'industria italiana.







venerdì 17 maggio 2013

Strumenti di scrittura : stilografiche


L'oggetto della mia adorazione, una magnifica stilografica nera decorata da un tripudio di fregi, splendeva al centro della vetrina come un gioiello della corona. [...] Un giorno decidemmo di entrare nel negozio e scoprimmo che si trattava della regina delle stilografiche, una Montblanc Meinsterstuck a serie limitata, appartenuta, così asseriva il negoziante, niente meno che a Victor Hugo. " - L'ombra del vento, C.R.Zafòn

L'origine delle stilografiche risale al X secolo. In principio inventate per la necessità legata al fatto di non macchiarsi le mani o i vestisti, questi strumenti nel corso del tempo sono diventati di grande fascino ed eleganza, e al giorno d'oggi, a causa dell'esistenza di tecnologie che le rendono al quanto antiquate, rivestono il secondo ruolo di "accessorio" di lusso perdendo quasi del tutto la loro importanza pratica.

Origini e storia.
Montblanc , un marchio, una storia.







Una sfida contro se stessi : Terramatta

Il film tratta la storia di Vincenzo Rabito, ragazzo siciliano, analfabeta che tuttavia non si arrende all'ignoranza decidendo di perseguire la strada dell'istruzione e riuscendo nel suo obbiettivo: raccontare le proprie storie. Morirà letterato nel 1981.

La trama.
Il trailer.





Il film mette in risalto i problemi dell'Italia all'indomani dell'unificazione, in particolar modo si focalizza sul dilagante analfabetismo.

Il protagonista del film, nonostante le sue lacune grammaticali e istruttive riesce, tramite le sue memorie, a fornire un quadro dell'Italia di certo molto più vero di quanto avrebbe potuto fare un dotto o una persona di cultura.

domenica 12 maggio 2013

Bucherverbrennungen : Il genocidio dei libri (1933)

I roghi di libri.
"Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini "
Heinrich Heine
I libri sono sempre stati visti come un pericolo dalle dittature perchè portatori di cultura, dispensatori di sapere, mezzi utili per espandere la conoscenza individuale, allargare le proprie vedute, aprire la mente. 


Fahrenheit 451

La trama.
Il Trailer.

« Stammi a sentire Montag: a tutti noi una volta nella carriera, viene la curiosità di sapere cosa c'è in questi libri; ci viene come una specie di smania, vero? Beh dai retta a me Montag, non c'è niente lì, i libri non hanno niente da dire! »

« Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia »


"Perchè quel numero? Perchè proprio 451, e non 813 o qualsiasi altro... ?"

"451 è la temperatura a cui i libri cominciano a bruciare."

"È un lavoro come gli altri, un buon lavoro, piuttosto vario. Il lunedì bruciamo Lucrezio, il martedì Molierè, mercoledì Machiavelli, giovedì Goldoni, venerdì Voltaire, il sabato Sartre e la domenica Dante. Li riduciamo in cenere e poi bruciamo le ceneri. È questo il nostro motto." 
















mercoledì 8 maggio 2013

La scrittura : materializzazione dell'immateriale

La vitale importanza dell'invenzione della scrittura sta nel fatto che essa ha garantito a tutto ciò che era immateriale (pensieri, idee, emozioni, percezioni, esigenze ecc.) la possibilità di essere reso solido, persistente, concreto, reale.

Verba volant,scripta manent.

Mappa linguistica:



Simboli della scrittura:


Stele di Rosetta:

Il buon vecchio libro . . .

Ormai è cosa ben risaputa il fatto che il progresso tecnologico, dalla prima metà del novecento ad oggi, ha quasi "messo a repentaglio" l'esistenza dei libri. La nascita così repentina e incontrollata di pc, smartphone, tablet, E-book ecc. è stata la causa di un grave crollo nel mercato dell'editoria.

E' quasi difficile anche solamente pensare ad una vita senza queste tecnologie, di cui ormai siamo totalmente dipendenti. Tuttavia spesso ci sfuggono le difficoltà a cui noi stessi andiamo incontro ogni giorno quando scegliamo di sostituire un pezzo di carta con uno di questi strumenti.

A chi di noi non è mai capitato di andare su tutte le furie per aver perso un file di grande importanza, o per aver danneggiato un cd o una chiavetta usb perdendo il loro intero contenuto? Senza parlare, inoltre, del fatto che l'evoluzione così rapida e la nascita un giorno si e l'altro pure  di nuovi dispositivi rende obsolete e inutilizzabili tecnologie che fino a poco tempo prima sembravano insostituibili ( un esempio lo sono i "vecchi" floppy_disk e VHS ). 

Tutto ciò non può invece accadere per un libro. I libri sono molto più "duraturi" e "resistenti" di questi strumenti tecnologici: possiamo leggere libri di centinaia e anche migliaia di anni; possiamo consultare parti di testo ridotte a brandelli, calpestate, bruciate, riuscendo comunque a cogliere qualcosa.

Di certo non è possibile fermare il cambiamento e la digitalizzazione verso cui il mondo si è già avviato, tuttavia credo che i libri possano trasmettere alle persone sensazioni ed emozioni che un pezzo di plastica non potrà mai infondere. La sensazione della carta ruvida sotto le dita, l'odore dell'inchiostro stampato, il rumore delle pagine sfogliate.. sono tutti piaceri a cui io e gli "amanti della carta" non vorranno mai rinunciare.